Comunicato nr. 23/2020

Triduo Pasquale 2020

IL TRIDUO PASQUALE DEL 2020

«Il diffondersi dell’epidemia da Coronavirus ha reso necessaria l’assunzione di numerose drastiche misure per la tutela della salute pubblica. Tra queste, anche quella – accolta non senza sofferenza – di celebrare la liturgia, compresa la Santa Messa, senza la partecipazione della comunità credente. Nelle stesse condizioni stiamo vivendo la Settimana Santa, con il Triduo Pasquale e la Pasqua di Risurrezione, centro dell’anno liturgico». Così osserva don Simone Piani, responsabile dell’Ufficio liturgico diocesano in merito alle disposizioni che stanno caratterizzando le modalità di partecipazione alla vita religiosa. «Per ogni fedele questa situazione costituisce una amara esperienza di autentico “digiuno” – osserva ancora don Piani –: deve rinunciare ad accostarsi alla mensa eucaristica e a condividere con gli altri fratelli e sorelle questo momento essenziale e costitutivo della vita cristiana. Le diverse liturgie che – nel rispetto delle norme di sicurezza stabilite dalla competente autorità e secondo le indicazioni del Vescovo – si tengono nella chiesa Cattedrale e nelle parrocchie saranno comunque e sempre a nome e a beneficio di tutto il popolo fedele, raccolto idealmente attorno all’altare per il mistero della comunione dei santi». In particolare, le «Liturgie presiedute dal Vescovo nella chiesa Cattedrale sono il segno, attraverso la forza dei linguaggi liturgici, di una Chiesa che si raduna attorno al suo Pastore per celebrare il cuore dell’ anno liturgico». È la riflessione ancora di don Simone, il quale poi osserva come in questo periodo i sacerdoti hanno la possibilità di incrementare la preghiera della Liturgia delle Ore, mentre i fedeli laici «sono invitati a partecipare alle Messe televisive, radiofoniche o tramite altri canali comunicativi, unendosi in preghiera nella propria casa. L’abbondante utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa è lodevole nella misura in cui segna il desiderio di partecipazione dei fedeli, da una parte, e manifesta la cura pastorale dei presbiteri e dei diaconi. Inoltre è occasione, per le famiglie, di pregare insieme, in casa». Molteplici, a questo proposito, sono i sussidi preparati dall’Ufficio liturgico diocesano per la preghiera in famiglia e per le indicazioni celebrative ai sacerdoti, oltre, naturalmente, alle forme tradizionali di preghiera (Liturgia delle Ore, Santo Rosario…).

Per quanto riguarda lo specifico del Triduo Pasquale e della Pasqua di Risurrezione, lo scorso 25 marzo il Vescovo monsignor Oscar Cantoni ha pubblicato una serie di Orientamenti, accogliendo le indicazioni della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti e della Conferenza episcopale italiana.

«I riti del Triduo pasquale e della Domenica di Pasqua – ha scritto il Vescovo nei suoi Orientamenti –saranno celebrati: in Cattedrale presieduti dal Vescovo, nelle parrocchie e comunità pastorali (in tal caso in un unico luogo e nelle modalità che il parroco riterrà opportuni), in seminario, nei monasteri e nelle comunità religiose dove in passato si sono celebrati. Nei Vicariati i sacerdoti possono associarsi,

nei limiti imposti dalla normativa vigente. I riti saranno celebrati senza il concorso dei fedeli, con l’intervento dei soli ministri strettamente necessari per l’officiatura. Chi lo desidera potrà partecipare alla celebrazione dei riti presieduti dal Vescovo in streaming o via tv». (si allega il calendario con tutti gli orari a questa mail).

Nello specifico.

Messa crismale

Il mattino del Giovedì Santo il Vescovo presiede in Cattedrale la Santa Messa crismale, con la partecipazione di quasi tutti i presbiteri della diocesi (è infatti giorno di fraternità sacerdotale) e la benedizione degli olii santi (Crisma, Olio dei Catecumeni, Olio degli Infermi). Quest’anno, per le restrizioni necessarie a limitare il contagio da Coronavirus, la Messa crismale è rinviata a tempo opportuno, secondo le indicazioni che il Consiglio permanente della CEI darà, in sintonia con la decisione che il Santo Padre, primate d’Italia, prenderà per la Diocesi di Roma.

TRIDUO PASQUALE

Giovedì Santo – 9 aprile 2020

Nella Messa nella Cena del Signore, durante la quale si fa memoria dell’istituzione dell’Eucaristia, si ometteranno il rito della lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione: il Santissimo Sacramento verrà riposto decorosamente nel Tabernacolo. Dalla sera del Giovedì Santo le campane saranno legate (per sciogliersi nella Notte di Pasqua) e l’altare viene spogliato.

Venerdì Santo – 10 aprile 2020

Sono sospese tutte le processioni. A Como il Vescovo presiederà la celebrazione della Passione del Signore (rito in cui viene letto il brano evangelico della Passione e si alternano preghiere e momenti di riflessione) in Cattedrale alla presenza della venerata immagine del SS. Crocifisso di Como. Nella preghiera universale si introdurrà l’intenzione predisposta dalla CEI. La processione cittadina con il SS. Crocifisso sarà rinviata a data da definirsi. La speranza è che si possa svolgere nel prossimo mese di settembre, in una data prossima alla Festa dell’Esaltazione della Santa Croce.

Sabato Santo – 11 aprile 2020

Nella Veglia pasquale saranno rinviati i battesimi. Nella chiesa cattedrale sarà benedetta l’acqua battesimale, nelle altre chiese e oratori l’acqua lustrale, che per il momento non sarà conservata nelle acquasantiere.

Domenica di Pasqua – 12 aprile 2020

Viene celebrata la Santa Messa solenne nella Domenica di Risurrezione. Il Vescovo Oscar impartirà la benedizione papale.